domenica 1 giugno 2025

Sasso Marconi, patrimonio in pericolo: sepolto l'ingresso dell’acquedotto romano di Rio Conco

 


 

Un nuovo grido d’allarme arriva dal fronte della tutela del patrimonio storico-naturalistico dell’Appennino bolognese. L’ingresso dell’antico acquedotto romano di Rio Conco è stato completamente sepolto. A denunciarlo è un gruppo di cittadini e attivisti impegnati da anni nella salvaguardia del territorio, che hanno diffuso immagini eloquenti e preoccupanti: oltre all’acquedotto, anche una dozzina di vie cave nelle vicinanze risultano sommerse da vegetazione e incuria.

“Lo abbiamo detto e lo ribadiamo: continueremo, oggi come ieri, a lottare per la tutela del nostro patrimonio storico e paesaggistico, per la promozione del turismo consapevole e per la valorizzazione dell’Appennino”, scrivono in una nota.

Una denuncia dura, che chiama in causa anche le istituzioni: “Abbiamo portato avanti questa battaglia anche a costo di denunce – alcune delle quali da persone vicine al Comune di Sasso Marconi – ma non ci fermeremo. Non abbiamo paura, perché sappiamo di lottare per una causa giusta”.

Gli attivisti sottolineano il valore collettivo del patrimonio dell’Appennino: “Non può essere abbandonato né delegato a chi non lo sa – o non lo vuole – proteggere. L’Appennino bolognese è un territorio unico, straordinario: merita rispetto, attenzione e cura”.

E concludono con fermezza: “Noi ci siamo. Con tutta la nostra forza e volontà. E andremo avanti, sempre”.



ARCA Appennino Bolognese

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