giovedì 9 maggio 2024

Un questionario per disegnare il futuro di Camugnano

 Una mappa di comunità affidata ai cittadini 

 

di Martina Mari

Il Comune di Camugnano sta portando avanti il progetto “Borgo collaborativo Camugnano” con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita degli abitanti del Comune e accogliere nuovi residenti, garantendo case, servizi, opportunità di lavoro. 

I temi chiave del progetto:

·         Case: recupero di immobili disabitati e spazi di aggregazione

·         Salute: rafforzamento dei servizi medici e per la salute

·         Trasporti e strade: servizi di trasporto e percorsi pedonali

·         Turismo sostenibile: recupero dei sentieri, creazione di un ufficio turistico e promozione dell’ostello

·         Agricoltura: supporto ai produttori agricoli e l’enogastronomia

·         Cultura: laboratori teatrali, attività con la scuola e un lavoro sulla storia e l’identità di Camugnano 

Il progetto darà vita a una MAPPA DI COMUNITA' con luoghi, strade, ecc. ma a differenza delle altre carte geografiche è fatta dagli abitanti!

Saranno loro a indicare cosa mettere sulla mappa: i luoghi e le informazioni indicate saranno poi collegati con strade e sentieri. 

È una mappa speciale perché non è la solita carta topografica, ma un collage di testi, foto, oggetti, ecc. 

Per costruirla si richiede l'aiuto dei cittadini attraverso la compilazione di un questionario: rispondendo alle domande si possono indicare i luoghi che  stanno più a cuore; anche persone e personaggi, ricette, storie, piccoli particolari: il tutto sarà inserito nell’archivio e in questa mappa speciale. 

Presso il Comune di Camugnano è previsto un incontro con la cittadinanza per giovedì 30 maggio h 18.30.



IL QUESTIONARIO
• Compilabile ON-LINE ENTRO IL 30 MAGGIO > https://forms.gle/3HiRPPre9dFM74vKA

Oppure è possibile compilare il questionario cartaceo che si trova presso l'Urp del Comune di Camugnano (Piazza Kennedy, 1); RICONSEGNARLO COMPILATO sempre presso l'URP oppure portarlo direttamente il 30 maggio h 18.30 all'incontro.
Il questionario cartaceo è disponibile anche presso i seguenti luoghi:

CAMUGNANO
- Bar Guidotti
- Bar Cafè La Piazza
- Negozio parrucchiera "Colpo di testa"
- Negozio alimentari La Bottega dell'Albero
- Negozio alimentari CRAI Fontana Sisto

 

BURZANELLA
Bottega con cucina

 

BAIGNO
L'Angolo della Spesa
InforNaty & SforNatyBar Canova

 

BARGI
Alimentari - Bar  - Tabacchino - Leoni Renata

 

CARPINETA
Ristorante Benito
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L'appuntamento del 30 maggio sarà un incontro-laboratorio in cui ci si potrà confrontare sui primi risultati e ci si chiederà:
Quali luoghi mancano per rappresentare il nostro territorio in modo esaustivo?
Quali luoghi non sono stati indicati e invece non possono mancare?
Chi volete che intervistiamo nella 2° fase del progetto
Quali sono le domande che potrebbero completare l'intervista?
Partecipate: sarà un bel momento di condivisione e di confronto in cui si parlerà di questo e di altre questioni che solo voi abitanti potete decidere.

 

QUALCHE INFO IN PIU' SUL PROGETTO

Porre la comunità al centro, realizzare un territorio cooperativo a partire dalle esigenze degli abitanti: servizi che migliorano la qualità della vita e che diventano opportunità di lavoro. E' il progetto di accompagnamemto di Yoda APS (Youth for Developing Alchemy) associazione che progetta e realizza attività in Italia e all’estero. Il cuore del progetto parte dalle esigenze degli anziani, la fascia di popolazione più numerosa: la riqualificazione e la  ristrutturazione di immobili per realizzare un sistema residenziale diffuso, un sistema di servizi alla persona, servizi di trasporto, percorsi pedonali sicuri e fruibili.

Inoltre, in armonia con questo importante nucleo progettuale, si vuole creare una “comunità energetica”; rafforzare il comparto turistico in chiave sostenibile, quello agricolo ed enogastronomico. 

·         Il recupero di immobili per  creare un sistema residenziale protetto e collaborativo di anziani, giovani e residenti temporanei, a cura del Comune di Camugnano e di Acer e Fondazione Santa Clelia;

·         la riqualificazione di spazi pubblici di aggregazione sempre a cura del Comune (Fondi Stami del Comune di Camugnano); 

·         servizi alla persona, compresi i servizi specifici per gli anziani, tele medicina, programmi di fisioterapia, a cura di Fondazione Santa Clelia, Unione – Servizi Sociali, Educativi, Culturali, Arché Danza, Farmacia Val Carlina;

·         produzioni e rassegne teatrali intergenerazionali con una progettazione fortemente partecipativa a cura della compagnia teatrale Cà Rossa;

·         attività didattiche, turistiche ed escursionistiche rivolte alle giovani generazioni, a cura dell’Istituto Comprensivo Castiglione Dei Pepoli – Camugnano San Benedetto Val Di Sambro, Ente di gestione parchi Emilia Orientale ed ENEA;  

·         l’attivazione di un “Punto Bimbo” a cura di Coop L’Eco;

·         valorizzazione dell’enogastronomia e la produzione agro-alimentare, a cura di Slow food e del Gruppo studi Cesare Mattei

·         comunicazione, promozione del turismo sostenibile, la realizzazioni di un info point e la valorizzazione dell’ostello  in collaborazione con l’Associazione Camminatori di Camugnano e la parrocchia.  


Dunque opportunità di sviluppo che non snaturino l’essenza del territorio; un’idea di crescita economica in armonia con la tutela ambientale e sociale, che non vuole imporre uno shock infrastrutturale e/o megalomani progetti industriali o turistici, ma che, partendo dalle peculiarità locali, vuole intervenire per dare soluzioni reali a esigenze reali, con un progetto che ha obiettivi realistici, perché misurati, misurabili e raggiungibili.

Yoda porterà avanti un processo partecipativo per realizzare una mappa di comunità che metterà in relazione generazioni diverse di abitanti, e ancora, gli abitanti con i viaggiatori.

In questo contesto, nell’ambito della realizzazione di un “territorio collaborativo”, la mappa di comunità diventa una parte culturale importante perché dà la possibilità agli abitanti di definire l’identità del proprio territorio, di raccontare ciò che il territorio è stato, è e potrebbe essere in futuro. Gli abitanti, grazie alla facilitazione dello staff di Yoda e alla preziosa collaborazione delle realtà locali, avranno l’opportunità di raccontare la natura, la storia, il lavoro, gli edifici, le persone, le feste, le storie e gli episodi importanti per la comunità e per i singoli: un patchwork di immagini, foto e testi scritti direttamente dagli abitanti di Camugnano o tratti dalle loro interviste. Il tutto sarà rappresentato da artisti e grafici scelti sempre dalla comunità locale attraverso un contest. 

Oltre a una rappresentazione artistica e identitaria del territorio, sarà costruito un archivio sempre consultabile e, soprattutto, a cui sarà possibile aggiungere in qualsiasi momento un pezzo in più, da cui poter creare qualsiasi tipo di rappresentazione territoriale e di racconto: un sito web, una produzione teatrale, un’opera di narrativa, una guida turistica, un’installazione, oppure un ibrido artistico-promozionale…L’elenco sarebbe lungo e fantasioso, ma l’importante è che, alla fine di questo percorso, gli abitanti abbiano una raccolta di conoscenze puntuali dei luoghi, espressione di saperi sedimentati, grazie al contributo di generazioni e generazioni; uno strumento con cui fare comunità, impegnarsi in prima persona nella cura e nella valorizzazione dei propri luoghi; un supporto per riflettere sulle azioni di sviluppo da intraprendere, partendo dalla storia e dalla memoria, dall’identità e dalla tradizione, evitando così le conseguenze, spesso devastanti, che alcuni interventi producono in molte comunità. 

Si assottiglia la base imprenditoriale bolognese

 

La Camera di Commercio bolognese informa: 


Sono 92.568 le imprese registrate alla Camera di commercio al 31 marzo 2024, di cui 82.838 attive. Se alle sedi di impresa si aggiungono le 24.795 unità locali presenti, si ottiene un totale di 117.363 attività registrate a fine marzo nell’area metropolitana di Bologna. 

Il primo trimestre dell’anno consegna tradizionalmente un bilancio negativo, poiché riflette l’accumularsi di cessazioni contabilizzate a gennaio, ma riferibili in realtà agli ultimi giorni dell’anno precedente, e questo primo scorcio d’anno non fa eccezione, con un saldo anagrafico di -207 unità ed un tasso di variazione del -0,22%. 

Ma al bilancio negativo di questi tre mesi sembra aver contribuito anche il rallentamento delle dinamiche imprenditoriali bolognesi: tra gennaio e marzo sono nate 1.855 attività, un centinaio in meno rispetto al marzo 2023, e contemporaneamente hanno accelerato le cessazioni effettive d’attività, riallineatesi ai livelli pre-covid con consistenze superiori alle 2 mila unità (2.062 a fine marzo). 

E se alle effettive cessazioni di attività vengono sommate le 665 unità cessate d’ufficio a seguito delle attività amministrative del Registro Imprese sulle aziende ancora iscritte, ma non più realmente operanti da tempo, si ottiene un saldo negativo di quasi 900 attività, che contribuisce a diminuire ulteriormente lo stock delle imprese bolognesi, sceso a fine marzo al di sotto delle 93 mila unità. 

In regione tutti valori negativi, la media emiliano romagnola si assesta sul -0,29%, leggermente migliore l’andamento registrato a livello nazionale, dove in questi tre mesi la variazione è stata del -0,18%. 

La flessione delle attività edili (-223 unità nei tre mesi, con un tasso del -1,57%), contribuisce in larga parte al calo del settore industriale (382 attività in meno e una variazione complessiva del -1,64%), che sconta anche il trend negativo del settore manifatturiero (-158; -1,80%). 

In calo le attività nei servizi, con 478 unità in meno e una variazione del -0,80%: tra i principali comparti, segnali positivi unicamente per attività professionali e credito e assicurazioni (+19 e +10 unità rispettivamente), in rallentamento invece le attività turistiche (-31; -0,42%), quelle commerciali (-383 attività e una variazione del -1,90%) e i trasporti (-34; -0,92%). 

In rallentamento anche agricoltura e pesca (-116; -1,54%). 

Prosegue, seppur con meno intensità, la crescita strutturale delle società di capitale (+111 attività e una variazione del +0,36% tra gennaio e marzo), peraltro unica forma giuridica in attivo in questi tre mesi. Negativo, infatti, il saldo delle ditte individuali, cessate al ritmo di 15 chiusure al giorno, con un bilancio trimestrale di -178 attività, pari a una variazione del -0,40%. Negativo anche il saldo delle società di persone (-137 unità, pari a una variazione del -0,88%) e quello di cooperative e consorzi (-3; -0,13%). 

In rallentamento la componente artigiana, che a Bologna rappresenta quasi un’impresa su tre, e che ha chiuso il periodo con un saldo negativo di -136 imprese (620 le iscrizioni di nuove imprese contro 756 cessazioni).

 

Vedi tutte le elaborazioni sulla nati-mortalità delle imprese bolognesi al 31 marzo 2024

 




Uniti per Vergato incontra gli elettori

 L'appuntamento è per domani, venerdì 10 maggio, a Cereglio



Il corso di falegnameria di Vergato piace

Lo stanno frequentando sei ragazzi tra i 16 e i 18 anni


di Martina Mari

Soddisfatti ragazzi e tutor della scuola di falegnameria di Vergato. I corsi sono partiti in marzo con l’intento di salvaguardare un mestiere a rischio di estinzione e, al tempo stesso, sono rivolti ai ragazzi a rischio di dispersione scolastica, frequentanti il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (CPIA Montagna). 


Esprime la sua soddisfazione Gualtiero Palmieri, organizzatore del corso e Presidente dell’Associazione 440Hz che si occupa di cultura, formazione e lavora accanto alle persone con fragilità: “I ragazzi stanno eseguendo diversi lavori: abbiamo già costruito sei piccole scrivanie, sei portapenne, sei portacarte e altri oggetti per l’ufficio. Poi utensili per la cucina e stiamo inoltre lavorando alla realizzazione di sei orologi da parete. C’è entusiasmo: gli allievi cominciano a vedere che riescono a realizzare dei manufatti che potremmo mettere in mostra e vendere quando presenteremo il progetto a fine corso. È un lavoro impegnativo ma è importante motivare i ragazzi ed aiutarli a impegnarsi in questo percorso”.

Le 96 ore di lezione - di cui 80 di laboratorio - sono seguite da 6 ragazzi, sia italiani che di altre nazionalità, di età compresa tra i 16 e i 18 anni. Presso il laboratorio di Sasso Marconi i ragazzi sono affiancati da tre falegnami e due tutor: imparano l’utilizzo della pialla a mano e della lima, mentre per quanto riguarda i macchinari più pericolosi, potranno imparare osservando. 

Il Sindaco di Vergato Giuseppe Argentieri,  compiaciuto per la riuscita della proposta formativa, sottolinea: “Questo progetto, che per il nostro territorio possiamo definire sperimentale, sta dimostrando nei fatti tutta la sua validità e bontà. Ritengo che questa esperienza debba non solo ripetersi ma diventare un modello da proporre annualmente ed incrementarlo anche con altre professioni artigiane, al fine di dare strumenti diversi ma concreti a quei ragazzi che non si identificano in un percorso scolastico standard”.

mercoledì 8 maggio 2024

Gli abbonamenti gratuiti per bus e treni regionali offerti sui social sono una truffa.

 Mobilità. “Mi muovo”, attenzione alle fake news: La Regione interviene segnalando i falsi profili a Meta e alla Polizia postale


La Regione informa: 

Attenzione, i post che stanno circolando sui social network da circa una settimana su Facebook e che promettono abbonamenti gratuiti per bus o treni regionali per tutti i residenti dell’Emilia- Romagna, sono una truffa.

Si tratta di una falsa campagna di comunicazione “Mi muovo” lanciata sulla piattaforma Meta da profili falsi per ottenere soldi o rubare l’identità dei cittadini.

Lo sottolinea la Regione che, in seguito alle numerose segnalazioni pervenute a Tper e all’Urp regionale a partire dal 30 aprile scorso, ha segnalato la frode alla Polizia postale e a Meta per individuare i responsabili e oscurare le pagine.

Il falso messaggio, che può trarre in inganno perché riporta l’immagine della tessera regionale ‘Mi Muovo’, promette da uno a tre anni di abbonamento gratuito, in un’offerta speciale da attivare entro il 31 maggio, e invita l’utente a cliccare sugli Url https://healthquino.com/FcGkrWBz o multidalt.com.

È importante non cliccare su quegli Url e controllare sempre prima sul sito della Regione (https://www.regione.emilia-romagna.it/) o quello della Mobilità (https://mobilita.regione.emilia-romagna.it/) se sono attive iniziative di risparmio per gli abbonati ai mezzi pubblici.


Esempi di truffa: 




(Segnalato da Dubbio) 

Strage Suviana: Lepore, 'opereremo per ottenere giustizia'

 'Lo abbiamo fatto per tutti i casi della nostra storia'


"Non solo noi dobbiamo continuare a chiedere che il nostro Paese faccia di tutto più per salvare le vite nei luoghi di lavoro, già dire questa frase fa rabbrividire.

Ma continueremo come città a operare e camminare per ottenere verità e giustizia.

Lo abbiamo fatto per tutte le stragi e gli incidenti della nostra storia, lo faremo anche per Suviana". Lo ha detto il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ribadendo sul sagrato della basilica di San Petronio quanto aveva già detto sul palco del Primo Maggio.
    Lepore è intervenuto dopo l'arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi, in occasione della benedizione della Madonna di San Luca alla città, che quest'anno è stata anche un'occasione per ricordare le sette vittime della strage della centrale di Suviana del 9 aprile. Dopo l'intervento del sindaco, le migliaia di persone in piazza Maggiore hanno osservato un minuto di silenzio.
    Sul palco con Lepore anche i sindaci dei comuni appenninici Castel di Casio, Camugnano e Castiglione de' Pepoli e il sindaco di San Marzano di San Giuseppe (Taranto), città di Mario Pisani, una delle vittime. Lepore ha ringraziato tutte le istituzioni che hanno preso parte ai soccorsi, oltre ai dipendenti e ai vertici di Enel Green Power. Sul sagrato c'era anche l'ad di Enel Green Power Salvatore Bernabei.

Il punto sulla riutilizzazione dell'ex Cartiera di Lama di Reno.

Le prime attività insediate e le prospettive future di rioccupazione verranno illustrate oggi pomeriggio, mercoledì 8 maggio,  alle 18, in un incontro in cui relazioneranno la sindaca di Marzabotto, Valentina Cuppi e il coordinatore del progetto Cellulusa, Massimo Manieri. 



Riaperti i termine per le richieste risarcimento danni post-alluvione 2023

Attivo dalla prossima settimana lo sportello pubblico territoriale di Sasso Marconi



Il Comune di Sasso Marconi informa:


Sarà nuovamente operativo dalla prossima settimana lo sportello pubblico attivato ad aprile dal Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Gen. Francesco Paolo Figliuolo, per offrire assistenza a tecnici e periti incaricati di compilare le richieste di risarcimento danni a favore di famiglie e imprese.

Visti i positivi riscontri registrati ad aprile, quando lo sportello è stato operativo per tre giorni, sono state programmate altre tre giornate di apertura:  mercoledì  15-22-29 maggio, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30.
 

Gestito dagli operatori della struttura commissariale e dal personale di Invitalia (l’Agenzia nazionale per lo sviluppo di impresa), lo sportello è dedicato in via prioritaria a tecnici e periti, e offre assistenza e consulenza sia per la redazione delle perizie necessarie per la compilazione e l’invio delle richieste di contributo attraverso la piattaforma regionale "Sfinge", sia per l’istruttoria di primo livello a favore dei Responsabili unici del procedimento dei Comuni.

Lo sportello di Sasso Marconi si trova nei locali al primo piano della palazzina ex-AUSL di via Porrettana 314/2, nel centro cittadino; l'accesso avviene esclusivamente su appuntamento contattando l’ufficio comunale @TUxTU Comunica al num. 051 843534 (h. 8.30-12.30 da martedì a sabato). 

Il Comune di Gaggio Montano cerca un ‘Istruttore Amministrativo-Contabile’

 


E' stato indetto un concorso pubblico per la copertura di un posto  di Istruttore Amministrativo-Contabile  da destinare all’Area Segreteria e Affari Generali - Servizio Segreteria del Sindaco, Sport e Cultura del Comune di Gaggio Montano, e per la formazione di una graduatoria valida nell’ambito del territorio dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese.

La domanda dovrà essere inviata entro le  23:59 di venerdì 24 maggio 2024.

Eventuali informazioni o copia del Bando di Concorso, possono essere richiesti al Servizio Associato per la gestione del Personale presso l’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese: n° telefono 051/911056 – e-mail: concorsi@unioneappennino.bo.it

Le attività di Arpae a tutela dell’invaso di Suviana

I monitoraggi e le analisi proseguono per garantire la qualità dell’acqua e la salvaguardia dell’ecosistema, dopo l'incidente del 9 aprile


In seguito al tragico incidente che ha interessato la centrale idroelettrica di Enel Green Power di Bargi (BO) il 9 aprile 2024, causando la morte di 7 persone e il ferimento di altre 5, Arpae ha attivato da subito il proprio personale tecnico a supporto delle attività di protezione civile e in raccordo con i Vigili del fuoco e per le verifiche del potenziale inquinamento delle acque dell’invaso di Suviana. 

Le azioni si sono concentrate dal primo momento sull’analisi dell’acqua presente all’interno della centrale (che si sviluppa per diverse decine di metri sotto il livello dell’acqua dell’invaso) per supportare l’attività dei Vigili del fuoco, a tutela della salute e sicurezza dei sommozzatori, e in alcuni punti esterni sulle acque del bacino. 

Le prime analisi all’interno della centrale, effettuate a partire dal 10 aprile, avevano riscontrato elevati livelli di idrocarburi (C10-C40 n-esano), presenza di alcuni metalli (piombo, cadmio, cromo, antimonio, zinco, nichel, rame) in concentrazione significative per zinco, antimonio e piombo. Quest’ultimo risultava con valori al di sopra dello standard di qualità ambientale previsto dalla normativa vigente (D.Lgs n. 172/2015). Sono state inoltre riscontrate concentrazioni rilevanti per gli idrocarburi aromatici (BTX benzene-toluene-xileni).

Nei punti di campionamento esterni effettuati sulle acque del lago si è riscontrata la presenza di valori superiori ai limiti di quantificazione di idrocarburi, probabilmente correlabili alle prime fasi dell’incidente, mentre non sono state rilevate concentrazioni di metalli e BTX.

Le analisi dell’aria ambiente in prossimità della centrale e delle macerie prelevate dai Vigili del fuoco all’interno della centrale avevano escluso la presenza di fibre di amianto, che non è stato rilevato nemmeno nelle acque della centrale e del lago. 

Terminata la prima fase di emergenza con il ritrovamento dei dispersi coinvolti nell’incidente, l’attività di controllo e monitoraggio di Arpae continua a essere costante anche in questa fase post emergenza, in cui si sta pianificando lo svuotamento della centrale.

Per quanto riguarda la presenza di idrocarburi nelle acque del bacino, a oggi si evidenzia un netto progressivo miglioramento, con un un unico segnale di presenza nel punto di campionamento in superficie in centro lago. 

Per i parametri chimici previsti ai sensi della normativa ambientale vigente (D.lgs. 152/06) per la classificazione dello stato di qualità dei corpi idrici, le analisi eseguite sui campioni effettuati nelle acque di Suviana, non hanno evidenziato scostamenti rispetto ai risultati delle serie storiche disponibili.

A oggi il bacino di Suviana ha una classificazione di qualità “buona” sia per lo stato chimico sia per lo stato ecologico ed è inoltre utilizzato per l’approvvigionamento idropotabile. È quindi importante che tutte le operazioni che saranno compiute nella centrale mantengano le buone condizioni ambientali delle acque. 

 Il monitoraggio predisposto da Arpae interessa nello specifico i seguenti punti: 

l’interno della centrale (solo in fase emergenziale)

in riva al lago in prossimità della centrale

al centro del bacino

in prossimità della diga di Suviana (punto di monitoraggio della rete regionale ambientale lacustre monitorato da Arpae e che quindi può contare su una serie storica di dati)

il torrente Limentra a monte dell’invaso

il torrente Limentra a valle dell’invaso

il fiume Reno a valle della confluenza con il torrente Limentra a Lama di Reno.


martedì 7 maggio 2024

Mastacchi: “Alle Ganzole di Sasso Marconi i detriti lungo i bordi strada minacciano la sicurezza del traffico.”

 Cara Città Metropolita tocca a te risolvere 

 


Nel comune di Sasso Marconi, località Ganzole, a conseguenza e testimonianza degli eventi alluvionali dello scorso anno, stazionano ancora a bordo strada e nei cortili delle abitazioni, cataste disordinate di tronchi e vario materiale di rifiuto e il  Capogruppo di Rete Civica, Marco Mastacchi (nella foto),  chiede alla Giunta nel question time odierno a che punto sia lo smaltimento delle cataste di legname e detriti lungo le strade dell’Appennino, nelle aree private e nei cortili e nello specifico, nella località delle Ganzole e quali i tempi previsti per una adeguata rimozione dai bordi strada delle cataste di detriti, per mettere in sicurezza la viabilità nel centro abitato e fuori e rendere vivibili le abitazioni. Dettaglio non da poco, i detriti nei cortili ostacolano il rientro nelle proprie abitazioni anche di coloro che sono stati evacuati.  

Ad aggravare la situazione, il maltempo di questi giorni, con flussi d’acqua che scorrendo lungo il manto stradale dilavano i detriti a bordo strada, rendendo l'asfalto scivoloso e pericoloso per le autovetture, i motociclisti e i ciclisti. La strada “delle Ganzole” è un collegamento primario per la viabilità tra Sasso Marconi, Pianoro e Bologna con traffico di camion per trasporti di grandi dimensioni. “Fondamentale ripristinarne una buona viabilità, non solo per i cittadini ma anche per le imprese” commenta Mastacchi.

La manutenzione delle strade dal punto di vista della vegetazione non compete alla Regione ma è in capo alla Città Metropolitana per quanto riguarda il ripristino stradale e al Comune per quanto riguarda la pulizia, come chiarisce l’Assessore Priolo, che risponde.

L’Assessorato si è comunque confrontato con il Comune, titolare delle competenze in merito, che si è fatto parte diligente e, per quanto riguarda una parte del legname, ha assicurato che verrà recuperata entro metà maggio a opera di un’impresa già individuata, mentre i restanti detriti e materiali verranno smaltiti entro la fine di maggio, così da consentire anche i successivi interventi della Città Metropolitana.

Soddisfatto il Consigliere Mastacchi che puntualizza come sia comunque passato un anno dai fatti, ma se si tratta di aspettare davvero solo ancora la fine del mese, l’importante è che i cittadini sappiano che la soluzione è imminente.

A Marzabotto il gioco si fa duro

Maria Francesca Carbonaro, candidata alle elezioni comunali, accusata di parentele mafiose, annuncia querele e dichiara: "Per fortuna parlano le carte di un tribunale, che invito tutti a verificare"

La notizia circolata stamane ha scosso la comunità marzabottese che si prepara all’imminente consultazione elettorale per il rinnovo dell’amministrazione comunale. L’associazione ‘Libera Bologna’, organizzazione contro le mafie presieduta da don Ciotti, ha lanciato l’allarme su quella che definisce ‘la preoccupante situazione che riguarda la candidata sindaca della lista Marzabotto Civica, Maria Francesca Carbonaro’, già consigliera comunale del Centro destra del Comune. Libera rileva che Carbonaro è imparentata con uno storico boss dell ‘Ndrangheta , Antonio Cordì, condannato all’ergastolo e arrestato da latitante alla fine degli anni novanta. Ma non è finita qui: la candidata, prosegue Libera,  ha ‘preoccupanti legami famigliari’ essendo sposata con Franco Maiorana, coinvolto nel processo contro la cosca dei Cordì con la contestazione del reato di usura per il quale sarebbe stato condannato a due anni di reclusione.

Le reazioni a questa ‘ultim’ora’ sono state già rese pubbliche e riportate dai media locali . La sindaca Valentina Cuppi si è detta sconcertata: “ Vedere accostati i termini Mafie e ‘Ndrangheta’ al nome di Marzabotto fa rabbrividire. Dopo anni e anni dedicati all’impegno per la legalità, alla lotta alle Mafie e alle infiltrazioni mafiose al nord, ce le ritroviamo qui' ha scritto su face book la Cuppi, ex presidente PD e candidata del Centro Sinistra alle prossime elezioni comunali e ha colto l’occasione per ringraziare Libera per il ‘prezioso lavoro di monitoraggio'. 

La risposta alle accusa di Maria Francesca Carbonaro non si è fatta attendere e in una nota inviata agli organi di stampa scrive:

Quando la paura di perdere queste elezioni ti acceca la mente e non ti resta che giocare sporco per infangare l’avversario. Questo sta succedendo in queste ore a Marzabotto quando si parla di fuga di notizie, dopo 15 anni, e si paventa uno scoop con dicerie, post Facebook e articoli di giornale che riportano frammenti di indagini: fra parentesi contro tutti loro si procederà entro oggi ad esplicita denuncia per diffamazione aggravata! 

L’articolo di un quotidiano pubblicato oggi è sicuramente di forte impatto, fa inorridire, colpisce, ma quanto colpirà quando tutto finirà in una bolla di sapone, grazie alle sentenze favorevoli dei tribunali che parlano chiaro? E chi può dire, tra i candidati a sindaco e consiglieri a Marzabotto, di non avere mai avuto denunce o peggio condanne penali? Io sì, posso affermare a testa alta che la mia fedina penale è pulita. Certo a volte bisogna aspettare un po’ per dimostrare la propria estraneità ai fatti, cosa successa a mio marito nel 2012, e forse non basta una vita di correttezza morale e professionale a dimostrarlo, come è successo a me nata nel 1981 e laureata in giurisprudenza a Bologna l’8 di ottobre 2003. 

Da quindici anni sono cittadina di Marzabotto e non finirò mai di ringraziare i marzabottesi per avermi ospitata, senza chiedermi nulla, "Se incontri un viandante non chiedere da dove viene: chiedi dove andrà". 

Così è stata la comunità di Marzabotto. Ho consegnato il mio futuro anche ai lavori più umili e dignitosi, facendo la cameriera e la babysitter, avevo solo voglia di (ri)cominciare una storia di pace interiore e riscatto sociale. Se fossi stata così come descritta, con malvagità e pregiudizio, potevo rimanere in altra parte d'Italia e non subire torti ed ingiurie; invece ho scelto la vita e la speranza di un mondo migliore. 

Quante persone come me, si sono ritrovate ad un bivio nella loro vita: o così, o vita nuova. Io ho scelto la seconda, senza alcuna incertezza; ho preferito seguire l'esempio di Peppino Impastato e di quanti basano la solidarietà e la speranza come palestra di vita. Lungo questo percorso continuerò le mie battaglie per difendere gli ultimi e gli esclusi, soprattutto dal pregiudizio. Ma mi rendo conto che sicuramente non basterà una vita per lavare via il gesto di chi ha gratuitamente infangato ed oggi perpetra ai miei danni, e ai danni della mia famiglia, una ingiustizia abnorme, non comprendendo come una parentela lontana a chicchessia, non mi ha influenzata e non ha di certo cambiato la mia correttezza di vita e la mia dignità, anzi. 

Parlano i fatti non le parole e per fortuna parlano le carte di un tribunale, che invito tutti a verificare". 

Maria Francesca Carbonaro 

Scovati in Bologna centro appartamenti esclusivi affittati “in nero”.

 Quasi due milioni di euro non dichiarati al fisco.


La Guardia di Finanza di Bologna informa:

 

12 appartamenti, la maggior parte dei quali collocati in un immobile di pregio del centro storico di Bologna, affittati in nero e senza onorare  quindi il pagamento delle imposte sugli introiti derivanti dalle locazioni, sono stati rilevati dalla Guardia di Finanza di Bologna.

Il danno erariale è  di 1.816.000 euro.

Il gestore degli immobili è stato segnalato alla  Autorità Giudiziaria per non aver  comunicato le presenze degli ospiti ai sensi della relativa normativa di pubblica sicurezza e conseguentemente non avrebbe proceduto al pagamento dell’imposta di soggiorno prevista per le locazioni turistiche nel comune capoluogo. 

Gli appartamenti concessi in locazione erano modernamente arredati e con servizi esclusivi - tra i quali il welcome kit e il drink di benvenuto - e forniti di servizio di reception e di sicurezza ventiquattr’ore su 24. 

Le locazioni erano pubblicizzate sui social e sulle principali piattaforme di prenotazione online, riuscendo così ad attirare numerosi possibili clienti.

Nell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese c’è il posto per due assistenti sociali.

 


  

 E' stato indetto un concorso pubblico per  individuare due Assistenti Sociali da destinare al Servizio  dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese  e per la formazione di una graduatoria valida nell’ambito del territorio dell’Unione stessa. 

La domanda dovrà essere inviata entro le  23:59 di sabato 1 giugno 2024. 

Eventuali informazioni o copia del Bando di Concorso, possono essere richiesti al Servizio Associato per la gestione del Personale presso l’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese; n° telefono 051/911056 – e-mail: concorsi@unioneappennino.bo.it

 

San Benedetto Val di Sambro perde tre fiere

Abrogate le  fiere del 3 luglio di Madonna dei Fornelli, del 20 agosto del capoluogo e  del 18 settembre di Montefredente 


Poichè si è verificata negli ultimi anni   una progressiva diminuzione di commercianti ambulanti che partecipavano alle fiere di San Benedetto Val di Sambro, e ciò ha diminuito l’ attrattività delle proposte commerciali e la partecipazione alle fiere,  si è arrivati alla determinazione  di abrogare la fiera del 3 luglio di Madonna dei Fornelli,  del 20 agosto del Capoluogo e  del 18 settembre di Montefredente del Comune di San Benedetto Val di Sambro.

Arpae prevede un martedì piovoso

Mercoledì e giovedì potrebbero arrivare precipitazioni, ma la probabilità è bassa. Non mancheranno  follate di vento.




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La piscina di Gaggio Montano è inclusiva

 L’impianto è dotato di un nuovo sollevatore che aiuta le persone con disabilità


di Martina Mari


 Un’ottima notizia per tutte le persone con disabilità che ora avranno il piacere di immergersi nelle acque della piscina di Gaggio Montano: da oggi è disponibile infatti un sollevatore mobile per l’ingresso e l’uscita dalla vasca. Il mezzo, dotato di ruote, facilita l’accesso grazie al sistema di salita e discesa.

Il sollevatore, è stato acquistato grazie all’assegnazione, da parte della Regione Emilia- Romagna, di una quota di 9 mila euro del Fondo nazionale per l’inclusione delle persone con disabilità (DGR 507/22) ed è stata siglata una convenzione con A.S.D. Rivaverde che gestisce l’impianto di Gaggio Montano.

L’Unione Comuni Appennino bolognese, quale ente capofila dell’ambito territoriale sociale, è risultato assegnatario complessivamente di euro 58.865,15. Oltre ai 9 mila euro destinati ai servizi in ambito sportivo con cui è stato acquistato il sollevatore per la piscina, quasi 50 mila euro sono stati destinati alle “attività ludico sportive - parchi inclusivi” come da delibera. Sono stati acquistati ed installati giochi inclusivi quali altalene, giochi a molla, pannelli di attività e scivoli in prossimità di scuole, parchi e aree ricreative negli 11 comuni dell’Unione e nel Comune di Alto Reno Terme.