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ANDREA DE MARIA scrive
la mia candidatura alle
Primarie dei Parlamentari del Partito Democratico, che ho chiesto da tempo e sempre
voluto perché convinto che la scelta debba essere dei cittadini, è a sostegno e
a fianco di Pierluigi Bersani nella sua sfida per la guida del Paese e per l’affermazione
dei contenuti della Carta degli Intenti del PD.
E’ una scelta maturata nel tempo, sulla quale ho ragionato a fondo e che
si basa su diverse ragioni, accomunate dalla volontà di assumere in prima
persona una responsabilità: contribuire con il mio impegno a soluzioni concrete
per l’uscita dalla grave crisi economica che attanaglia il Paese e riportare
nelle Istituzioni la passione per la politica, favorendo il necessario
rinnovamento della rappresentanza, anche nel nostro partito.
Un Rinascimento che, credo, insieme a forme innovative dell’azione
politica, debba fondarsi su un rinnovato vigore dei nostri valori e sulla
valorizzazione delle radici sulle quali si è formata l’identità del PD: quelle
del movimento operaio e del cattolicesimo solidale. E, per quanto riguarda la
mia storia, quelle della sinistra italiana ed europea di Enrico Berlinguer.
Radici di cui sono orgoglioso perché portatrici di valori quali: democrazia,
libertà, uguaglianza, solidarietà, legalità, diritti, lavoro.
Il mio impegno come Parlamentare sarà dunque di rappresentare nelle
Istituzioni la tradizione democratica e riformista di Bologna e
dell’Emilia-Romagna che su questi valori si è fondata. A partire dalla lotta
dei nostri Partigiani nella Resistenza.
Di valorizzare il territorio: l’ambiente, l’economia e, in particolare,
il lavoro. Un diritto da tutelare e da rilanciare per dare speranza e soluzioni
a chi oggi, nella crisi più dura che abbiamo conosciuto, è maggiormente in
difficoltà e prospettive alle nuove generazioni.
Sin da ora mi rendo
disponibile a dare voce,
attraverso iniziative di carattere legislativo, a quelle idee e proposte, che
verranno da soggetti impegnati in diversi ambiti della società, che siano nel
segno della solidarietà sociale, dei diritti individuali delle persone, delle
nuove cittadinanze, delle pari opportunità, delle politiche per le nuove
generazioni, della creatività e innovazione.
Nel candidarmi, ritengo, inoltre, un dovere essenziale battermi per promuovere
e sostenere le azioni di contrasto alle mafie, alla corruzione,
che, insieme all’evasione fiscale, rappresentano una zavorra e un freno allo
sviluppo economico e al funzionamento della democrazia in Italia.
E un impegno particolare sarà certamente per la
valorizzazione, con nuove idee e progetti, anche in ambito legislativo, della
memoria storica, civile e politica delle lotte per i diritti, il lavoro e la
libertà che hanno contraddistinto questa nostra terra. Una memoria che, anche
per la mia esperienza di giovane Sindaco in quel Comune, dove ho avuto la
fortuna di conoscere Giuseppe Dossetti, mi porta a
Marzabotto, simbolo dell’antifascismo per tutta l’Europa e patrimonio per la
nostra democrazia.
che commovente. specie quando associo ambiente e territorio alle villette di sibano e lama di reno e alla colata di cemento armato visibile sulle colline di marzabotto non riesco a trattenermi dalle lacrime.
RispondiEliminaSe poi scendo verso Vergato mi avvolgo di depressione acuta
http://notiziefabbriani.blogspot.it/2012/12/auguri-politica-e-crescentine.html
RispondiEliminaquando le cose avvengono disgiuntamente?
Signor Fabbriani, oltre a questo avevo postato anche un altro commento.
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RispondiEliminaStessero zitti almeno e non scrivessero bestialità tali che sanno benissimo di dimenticare appena raggiunto l'obbiettivo che più sta a cuore loro.
sai la novità? che prima erano i dirigenti a scegliere chi mettere nelle liste per le elezioni (quelle vere) Ora la rosa di nomi li scelgono sempre loro con la differenza che delegano i loro elettori su chi mettere nelle schede elettorali (quelle vere).
RispondiEliminahttp://www.beppegrillo.it/2012/12/discorso_di_fin.html
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