Monica Ravasio (nella foto) di Sasso Marconi è decisamente
preoccupata. Negli ultimi periodi la figlia ritorna dalla scuola triste e sconsolata
e le racconta di comportamenti ‘da bulli’ messi in atto da alcuni studenti suoi
coetanei .
La bambina trova in questo il motivo per chiedere
alla madre di cambiare scuola: “Durante gli intervalli e dopo il termine delle
lezioni un gruppo di ragazzi minaccia i più deboli imponendo loro di portare
piccole sommette e di non parlare per non avere conseguenze sgradite,” racconta
Monica. “Mia figlia lo ha già raccontato in più occasioni. Fortunatamente lei
non è ancora stata coinvolta, ma teme fortemente che possa avvenire poiché essendo
una bambina può essere certamente giudicata una possibile vittima”.
Monica racconta poi di essere separata e di avere più
volte avuto la richiesta da parte della figlia di trasferirsi nel modenese dal
padre e poter frequentare così un’altra scuola.
“Faccio appello a chi è preposto ai controlli perché
intervenga e ripristini un comportamento coerente con l’istituzione. Se non
altro, anche per un fatto di educazione. I bambini si stanno affacciando alla
vita vera e non può essere questo il modo”, rimarca Monica che denuncia il
tutto con fatica perché si sente sola e impotente. Unico sostegno l’ha dall’amica
Mirella Orlando che l’ha consigliata di
rompere gli indugi e di denunciare la situazione di disagio prima che sia troppo tardi.
questa denuncia in Sasso Marconi è molto preoccupante, chissà chi deve ascoltare prende provvedimenti.....
RispondiEliminahttp://notiziefabbriani.blogspot.it/2012/11/potenziato-da-questa-settimana-lufficio.html
RispondiEliminainvece di queste menate utilizzate meglio i soldi e le persone per prevenire i fenomeni denunciati dalla Signora Monica.
http://www.smontailbullo.it/webi/
RispondiEliminaSignora Monica, quello sopra è un sito del Ministero dell'Istruzione e, a destra c'è anche un numero verde.
Altre informazioni qualificate le trova collegandosi al sito della Polizia di Stato
http://www.poliziadistato.it/articolo/232/
poi esiste il garante per l'infanzia e l'adolescenza:
http://cm.regione.emilia-romagna.it/assemblealegislativa/assemblea-legislativa/struttura-organizzativa/istituti-di-garanzia-diritti-e-cittadinanza-attiva/difesa-dei-diritti-dellinfanzia
In bocca al lupo!
Sono una mamma della stessa classe della figlia di Monica, siamo riusciti ad intervenire con la psicologa dello sportello d'ascolto, ma il percorso è ancora lungo perchè le insegnanti e il preside fanno muro! Che brutta cosa giocare sulla salute dei bambini!!!!!
RispondiEliminaFate comunque esposto ai carabinieri contro ignoti.
RispondiEliminaDopodichè interessate gli organi di informazione.
Anche stasera al TG5 hanno trattao un caso a Vicenza.
Fate rumore.
fanno muro ? in che senso ?
RispondiEliminasi va bene ....
RispondiEliminase x menate intendi la sicurezza e la tranquillità dei nostri figli a scuola,allora sono contenta di fare delle menate!!si vede che tu dei figli non ne hai,oppure se ce li hai non li tuteli abbastanza!!e confermo,se hai un figlio/a saresti contento che tornando a casa ti piange dicendo che a scuola non ci vuole più andare con tutto quello che stà succedendo?
RispondiEliminaAnonimo del 2 ore 18,37 leggi meglio il commento del 29 novembre ore 21,33 (soprattutto copia incolla il collegamento e poi apprenderari a cosa si riferiva la menata).
RispondiEliminaMonica, brava non si scoraggi. La scuola dirà che i problemi non sono la scuola e che sono fuori dalla scuola, gli enti preposti che non c'é comunicazione tra e tra, qualcuno sminuirà ... ma questi traumi rimangono a lungo e certe situazioni anche nella tranquillissima sasso devono uscire. vi prego, che non sia Fortuzzi adesso a trattare il caso... che non riesce neanche a convivere con i sani schiamazzi giovanili...
RispondiEliminaPerdonami, ho riletto il commento e ho notato quello a cui ti riferivi! E' che tutta questa situazione sta diventando molto pesante, anche perchè nessuno agisce (maestre, le quali hanno come compito oltre all'insegnamento, anche la tutela dei bambini dentro la classe!) e proprio chi dovrebbe intervenire direttamente sui propri figli, non lo fa, talvolta anche giustificandoli e reputandoli degli angioletti! Credo che spesso dietro comportamenti cosi violenti, ci siano genitori che non vedono, o non vogliono vedere quello che i propri figli fanno. è una cosa alquanto brutta da dire ma d'altronde è la verità, perchè se dietro a questi "bulli" ci fossero delle persone in grado di insegnare il rispetto per il prossimo questi spiacevoli avvenimenti non ci sarebbero! Ho una figlia di vent anni, cresciuta nel medesimo modo della piccola, che non ha mai recato alcun problema, perchè le è sempre stato insegnato a non usare la violenza, ma le parole. E se nemmeno queste servono, a far riferimento a qualcuno di superiore. La violenza non risolve, peggiora solo le cose. A scuola bisognerebbe imparare questo. Perdonate lo sfogo, ma queste cose non sono nemmeno lontanamente concepibili. Come se non bastasse, il preside ha dichiarato che la situazione non è poi cos' grave come abbiamo fatto apparire. Vorrei vedere se avesse un figlio nella medesima classe che torna a casa ogni giorno raccontando cose alle quali è difficile anche pensare, come reputerebbe la situazione
RispondiEliminahttp://affaritaliani.libero.it/cronache/bullismo-donne031212.html
RispondiEliminaquanto scritto collegandosi alla notizia soprastante è accaduto a settembre Ergo:
scrivete telefonate o faxate a tutti gli organi di informazione che abbiano il dorso locale:
Resto del Carlino;
Repubblica;
Corriere della Sera;
Il Fatto Quotidiano.
Niente di male. Ti capisco.E condivido i tuoi ragionamenti.
RispondiEliminaTant'è che ho scritto piu' commenti/suggerimenti.
Tra questi l'ultimo riferito agli atti di bullismo perpetrato da ragazze nei confronti di una coetanea per un frappè.
Ancora in bocca al lupo alla Monica.
Io non ho figli ma le sono idealmente vicino.
Sicuramente è necessario intervenire immediatamente quando si riscontrano casi di bullismo. Per fare ciò è importante capire se gli atti di cui si parla sono bullismo vero e proprio e quindi agire di conseguenza. Non conosco il caso ma credo anche che sia importante non etichettare e soprattutto lavorare in collaborazione, insistendo ma non creando scontro o rottura... alla fine ci rimetterebbero solo i bambini.
RispondiEliminaSarà, ma prima di aspettare risposte e per non sapere nè leggere e nè scivere è meglio denunciare.
RispondiEliminaOrmai se ne sente una al giorno:
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/emiliaromagna/2012/12/05/Vessano-12enne-reggiano-bulli-nei-guai_7905673.html
Tanto poi le vittime restano vittime anche del rimorso di aver denunciato.
I carnefici o presunti tali hanno la presunzione di poter distinguere la propria morale di essere umani da quella di amministratori pubblici (come nel caso di questo signore)
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/emiliaromagna/2012/12/05/Pedofilia-sindaco-arrestato-ritorsione_7907024.html
Se un amministratore di condominio si appropria del denaro dei condomini non ci si puo' soffermare sul fatto che era uno stimato professionista oppure che è alto bello biondo o con gli occhi azzurri.
E' un criminale che ha sotratto soldi a persone che magari hanno fatto fatica ad onorare il pagamento della rata condominiale e che si trovano a pagare due volte perchè l'amministratore infedele nel frattempo si è spogliato dei suoi beni:
http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2012/12/01/810714-condanna.shtml