Si
spartivano le camere mortuarie di Bologna, sequestrati 13 milioni
I
carabinieri di Bologna hanno smantellato due cartelli di imprese di
pompe funebri che controllavano le camere mortuarie dei due
principali ospedali cittadini riuscendo in pratica ad avere il
monopolio nell'aggiudicazione dei servizi funebri. Sono 30 le misure
cautelari e 43 le perquisizioni eseguite da 300 militari che hanno
sequestrato un patrimonio di 13 milioni di euro.
Le
indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna, hanno
consentito di disarticolare una vera e propria associazione per
delinquere finalizzata alla corruzione e riciclaggio. I due cartelli,
come accertato dagli investigatori, si spartivano i servizi nelle
camere mortuarie dell'Ospedale Maggiore e del Policlinico
Sant'Orsola-Malpighi, ottenendo di fatto il monopolio nel settore.
Fate i nomi, fate i nomi, fate i nomi, fate i nomi, se no che informazione è, come faccio ad evitarle, del resto con l'enorme processo all'ndrangheta svoltosi a Bologna con il nome di "AEMILIA" si è scoperto che l'87% delle aziende bolognesi è infiltrata delle cosche, bella roba Bologna ha gli stessi difetti del meridione peggiore.
RispondiEliminaconosco un religioso che diceva " speriamo li spendano tutti in medicine "
RispondiEliminaDeduco che per queste azioni disumane neppure le religioni hanno pietà.
I nomi ci sono tutti. Basta ampliare la richerca
RispondiEliminasignor 17 gennaio ore 16:16, Non confondiamo la frutta con la verdura. Forse hai letto un'altro articolo. Avevi del tempo da perdere ?
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