giovedì 18 maggio 2017

Morris Battistini boccia l'installazione degli autovelox a Sasso Marconi. Chiede altrimenti di aumentare il limite di velocità.


Le sei colonnine 'porta l'autovelox' installate sul tratto di vecchia Porrettana Sasso Marconi- Pontecchio non tolgono il sonno ai soli sassesi. Il capogruppo di “Uniti per cambiare Marzabotto”, Morris Battistini critica infatti severamente la dotazione dei 'severi controllori elettronici' che ritiene distortamente finalizzati 'al solo fare cassa' e ha persino presentato una interpellanza in Consiglio Comunale a Marzabotto, con cui chiede al sindaco del suo Comune, Romano Franchi, di farsi interprete del disagio che i vigili elettronici creano anche agli automobilisti di Marzabotto, soliti ad utilizzare quella strada, e di intervenire presso gli amministratori di Sasso Marconi. Fra le proposte, quella di valutare l'opportunità di elevare il limite di velocità dai 0 ai 75 chilometri l'ora.
Battistini motiva la sua presa di posizione precisando:



L'obiettivo di far cassa da parte della Giunta Comunale di Sasso Marconi pare abbastanza evidente e si palesa chiaramente nell'installazione a 150mt l'uno dall'altro di due colonnine a Pontecchio Marconi. Se l'obiettivo fosse quello dissuasivo e preventivo, non si spiega come mai in così pochi metri di distanza vi fosse bisogno di averne due.Si tratta del solito modo di effettuare multe a tradimento per far quadrare i bilanci comunali.
Abbiamo chiesto alla Giunta di Marzabotto e al Sindaco Franchi anche Presidente dell'Unione dei comuni dell'Appennino Bolognese di prendere posizione sull'installazione di sei autovelox  in un tratto così breve di "Porrettana" che riteniamo essere a tutti gli effetti un utilizzo distorto degli strumenti per la sicurezza degli automobilisti, impropriamente finalizzati ad alimentare le entrate nelle casse dei comuni.
Una strategia, che crediamo sia per altro un grave danno all'economia locale per tutte le attività commerciali del Paese di Sasso e non solo. Gli automobilisti ora saranno disincentivati ad attraversa il centro del paese, bensì ad utilizzare la "nuova Porrettana", prediligendo quindi di effettuare piccole e medie commissioni nei negozi di Casalecchio di Reno, piuttosto che rischiare di incorrere in contravvenzioni per effettuare una spesa d'acquisto più bassa della sanzione minima che eventualmente si potrebbe ricevere. Assisteremo così ad una morte delle attività commerciali di Sasso Marconi.
Ovviamente, ci vediamo costretti da Marzabotto a prendere posizione, poichè il 90% dei nostri cittadini utilizzava ancora Via Kennedy in ambo i sensi per raggiungere i nostri territori, oltreché perchè prevediamo il rischio che vengano ulteriormente disincentivate gite turistiche o anche solo piccole spese nel nostro capoluogo poichè demotivati da una spinta volta ad evitare il rischio della "colonnina cecchino".
 Resta inteso che ci dichiariamo favorevoli ad irrigidire le pene per chi non rispetti il codice della strada, e se necessario ad installare un autovelox nel punto più critico della strada interessata da grandi velocità, ma così facendo in questo modo continuiamo a sostenere che l'obiettivo della giunta sassese sia ben differente.
 Ci auguriamo che il Sindaco di Marzabotto, prenda una posizione chiara nei confronti di questa valanga di occhi elettronici piazzati qua e là come se fossero nuove piantumazioni floreali”.
Ecco il testo dell'interpellanza:


Premesso
che in data 12 Maggio sono comparsi nel tratto di strada "Porrettana" a Sasso Marconi di competenza comunale 6 apparecchi autovelox di cui 4 installati in direzione Bologna e 2 installati in direzione Porretta; che gli stessi pare siano già attivi, senza lasciare alcun tempo di adeguamento agli automobilisti di integrarsi alla novità; che i limiti di velocità su diversi tratti stradali sono spesso discutibili e altalenanti, e la collocazione degli impianti di rilevazione automatica risulta talvolta arbitraria, se non, in qualche caso, persino pericolosa, poiché induce gli automobilisti a bruschi rallentamenti della velocità; che comunque i limiti di velocità vanno nel loro complesso ugualmente rispettati; che la Corte Costituzionale (sentenza 113 del 2015) ha stabilito che gli strumenti tecnici di misurazione elettronica sono di dubbia funzionalità se non sono sottoposti a manutenzione e a verifiche periodiche e che «fenomeni di obsolescenza e deterioramento possono pregiudicare non solo l'affidabilità delle apparecchiature, ma anche la fede pubblica che si ripone in un settore di significativa rilevanza sociale, quale quello della sicurezza stradale»; che il tratto di strada che vede l'installazione di questi sei nuovi autovelox è altamente frequentata da migliaia di cittadini del Medio e Alto Reno, sia per scopi lavorativi che per scopi personali;
Rilevato
che molti comuni, poi, per evitare il contraccolpo di impopolarità prodotto da queste condotte sulla popolazione residente, installano queste macchine di rilevazione automatica principalmente sui tratti delle strade statali che attraversano il loro territorio di competenza, in modo da poter colpire il maggior numero possibile di automobilisti di passaggio;
che a contrario di quanto asserito dall'Assessore Renzo Corti, tali dispositivi così installati non fungerebbero da dissuasori della velocità ad un fine preventivo, bensì il collocarne l'uno a 150 mt di distanza dall'altro renderebbe chiaramente intuibile il reale scopo, ovvero quello di far cassa al fine comunale;
che un numero di autovelox così importante installati l'uno a breve distanza dall'altro fa si che molti automobilisti nel disperato tentativo di evitare le sanzioni sia indotti istintivamente a frenare bruscamente rischiando di essere tamponati da chi li segue, aumentando così il principio di pericolosità di quel tratto di strada;
Spazio Riservato al Protocollo
Considerato
che l'uso degli autovelox per accertare il superamento dei limiti di velocità è diventato per molti enti locali, di fatto, uno strumento sicuro per garantirsi entrate supplementari destinate agli scopi più disparati;
essendo tali apparecchiature assai di frequente utilizzate in modo subdolo dai comuni, non tanto a scopo preventivo o dissuasivo, quanto al puro scopo di multare il maggior numero di automobilisti e aumentare in questo modo le entrate derivanti dalle sanzioni in favore dei bilanci degli enti;
Atteso
che secondo la previsione di legge, i comuni stessi dovrebbero inviare ogni anno una relazione telematica al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e al Ministero dell'interno su quanto incassano con queste multe e destinare una quota del 50 per cento di queste entrate, provenienti da sanzioni comminate attraverso l'utilizzo degli autovelox, al miglioramento della sicurezza stradale: entrambi i suddetti obblighi restano spesso disattesi e non sanzionabili;
Ritenuto
che nessuno abbia poi tenuto conto dell'impatto economico-commerciale del paese che queste colonnine "castigatrici" esercitano sull'economia locale, valorizzando di fatto l'utilizzo della "nuova" Porrettana e quindi disincentivando tutta la popolazione in arrivo da Casalecchio di Reno e dai comuni dell'Alto Reno a recarsi presso i commercianti di Sasso Marconi per non incorrere eventualmente nel rischio di vedersi triplicare l'acquisto previsto, per via, eventualmente di una multa per il superamento di qualche chilometro orario;


Si INTERPELLA il SINDACO e la GIUNTA COMUNALE
al fine di sapere se condividano la scelta dell'Amministrazione del comune vicino di casa e, in caso negativo, se intendano intraprendere con atti pubblici una richiesta nei confronti del Sindaco di Sasso Marconi affinché limiti in difetto il numero degli autovelox installati;
se credono non sia necessario, seppur il tratto di strada sia regolamentato ad una velocità massima di 50Km/h, chiedere al Sindaco di Sasso Marconi che i dispositivi vengano tarati ad una soglia massima di 75 Km/h prima dell'elevazione di qualsiasi contravvenzione;
se non ritenga dannoso anche per l'economia locale (turismo compreso) di Marzabotto che l'installazione di questi autovelox penalizzi la voglia o la volontà di un numero importante di cittadini del Basso Reno a recarsi nelle nostre zone;

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