venerdì 14 aprile 2017

Riordino ospedaliero: “ A VERGATO GRANDE PARTECIPAZIONE MA POCA COLLABORAZIONE DEL SINDACO CON LE FORZE DI OPPOSIZIONE”. All’ospedale vergatese va riconosciuta una identità all’interno del sistema metropolitano, attraverso un potenziamento di ciò che già esiste.


di Giuditta Uliani

Grande partecipazione al consiglio comunale svoltosi mercoledì sera sul tema della riorganizzazione sanitaria dell’Appennino bolognese. 
Il Consiglio era chiamato, nello specifico, a prendere posizione sul documento presentato dalla maggioranza: insieme agli altri colleghi di minoranza ho sottolineato l’importanza e la strategicità di un tema al quale migliaia di cittadini si sono interessati, preoccupandosi delle sorti del nostro Ospedale ma anche di tutta la Sanità in Appennino. 

La Dott.ssa Chiara Gibertoni, Direttore Generale dell'Ausl di Bologna, ha spiegato in maniera trasparente che nessuna decisione definitiva è stata presa e che il piano deve essere approvato dalla componente politica, ovvero dai sindaci e dal Comitato di Distretto. Opinioni contrastanti e contrariate sono venute dal pubblico, in particolare quando qualcuno ha ricordato che la situazione attuale deriva proprio da scelte politiche che risalgonoormai a 20 anni fa. 

Si è poi giunti alla votazione dell'ordine del giorno con la richiesta di sospendere la seduta da parte del Consigliere Gamberi del Movimento 5 Stelle, poiché la delibera era priva di allegati che snocciolassero nel dettaglio i quattro punti da approvare, mentre la sottoscritta, in accordo con i consiglieri Monaco e Argentieri, ha presentato un emendamento per poter inserire in delibera la possibilità per le minoranze ed i Comitati di presenziare agli incontri istituzionali prossimi; ho ritenuto inoltre importante presentare un emendamento per modificare una frase relativa all'Ortopedia, visto che nella sua prima stesura non si garantiva la presenza dell'intero reparto di Ortopedia bensì solo dell'attività Specialistica.

Ferma restando la votazione dell’ordine del giorno che mi ha trovato favorevole in quanto è stato accolto il mio fondamentale emendamento sul reparto di ortopedia, restano purtroppo i fatti e l’atteggiamento sinceramente sconfortante del sindaco a nostro avviso poco incline alla collaborazione con tutte le forze di opposizione.

Va ricordato che la seduta di Consiglio si è tenuta a seguito di una richiesta sottoscritta da me e dai Consiglieri di Vergato Cambia Musica e l'Ordine del giorno della maggioranza è stato proposto a scatola chiusa, senza nemmeno fare un incontro con i Capigruppo: in quella sede infatti, una volta affrontati i dubbi di tutti, magari si sarebbe giunti a un accordoarrivando così di fronte alla cittadinanza UNITI. Senza contare che la richiesta, mia e di Vergato Cambia Musica, sulla partecipazione delle minoranze agli incontri istituzionali futuri poteva, ad esempio, essere superata da un tavolo di discussione interno, al quale il Sindaco avrebbe potuto illustrare alle minoranze le proposte presentate in Distretto; tutto ciò perché la salute riguarda tutti quanti i cittadini. 

In un momento in cui la cittadinanza ha paura di perdere dei servizi a tutela della salute, è necessario essere uniti e compatti e non si può mettere davanti a tutto la frase "Io sono il Sindaco!"; certo, nessuno lo mette in discussione, ma l'essere il Sindacopresuppone l'essere il sindaco di tutti e non solo della parte politica che si rappresenta. Significa quindiascoltare tutti e portare avanti delle proposte condivise. Proporre in un'assemblea piena di gente un ordine del giorno già impacchettato e pretendere che vi sia una votazione unanime, senza nessuna discussione preventiva è surreale quanto utopistico. 

Avremmo davvero voluto vedere una serata costruttiva, senza le solite polemiche tra maggioranza e opposizione, ma soprattutto avrei voluto uscire dal Consiglio soddisfatta, così come è avvenuto sabato mattina a Vergato dopo la manifestazione. Mercoledì avevo preparato un'interrogazione ma ai sensi del regolamento non è stato possibile presentarla.  Si trattava dello sviluppo di quanto discusso in Città Metropolitana il 16 Marzo scorso, durante l'udienza conoscitiva sul tema Sanità.

La riorganizzazione sanitaria così come proposta è carente nel trovare un ruolo definito ai piccoli ospedali sebbene il Decreto Balduzzi dica che vi è possibilità di manovra in questo senso. Ciò che ho presentato, con la mia interrogazione, è un progetto di massima sulle attività specialistiche complementari alle attuali attività presenti nell'Ospedale di Vergato; si tratta quindi di un POTENZIAMENTO e non di uno smembramento, di quanto presentato inizialmente dall'Ausl. Questa proposta potrebbe essere quindi una soluzione che consentirebbe di riqualificare l'Ospedale preservando i recenti investimenti edili e tecnologici, potendo così inserire in modo compiuto il Presidio vergatese nella rete ospedaliera metropolitana dandogli un'identità utile non solo alla popolazione locale ma all'intera area metropolitana.

Auspico che la mia interrogazione sia interpretata quale contributo da portare nelle sedi opportune come un valore aggiunto a quanto votato mercoledì, soprattutto per mettere 'in sicurezza' il futuro dell'Ospedale di Vergato. Spero non vi sia miopia politica e che questa non sia vista come una richiesta di prevaricare nessuno, non lo è. Questo è solo il mio contributo di Consigliere Comunale, che ha preso un impegno con la cittadinanza nel 2014 e che, dopo la raccolta firme, ha maggiormente accresciuto il proprio senso del dovere e delle Istituzioni. 


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