Da destra, don Zanini, Stefano Mazzetti e l'artista Martani. |
Forse è scontato dire che la scomparsa di don Dario Zanini segna la fine di
un’epoca, ma è proprio così. Don Dario lascia la comunità parrocchiale di Sasso
Marconi dopo 58 anni di ministero sacerdotale. In questo lungo periodo, don Dario è stato un prezioso punto di
riferimento per l’intera comunità cittadina, e un interlocutore autorevole sui
temi che riguardano la sfera spirituale, sempre capace di trovare le parole
giuste nei momenti più felici e più tristi della vita.
In questi anni abbiamo avuto diverse occasioni di incontro e collaborazione con don Dario, ci sono state divergenze di vedute ma non sono mai venuti meno la reciproca stima personale, il rispetto per i ruoli e per l’operato dei nostri 'uffici': questo succede quando, da entrambe le parti, il fine perseguito è il bene della comunità di appartenenza, e in questo senso ha sempre agito don Dario.
Con Don Dario la comunità di Sasso Marconi perde non solo un sacerdote attento e sensibile ai complessi aspetti che riguardano la fede, ma anche un uomo di cultura e dalla raffinata sensibilità artistica, una figura di grande spessore e un protagonista di oltre mezzo secolo di storia cittadina, capace di accompagnare con una presenza costante l’evoluzione e la crescita della parrocchia di S. Pietro e, più in generale, del paese.
In questi anni abbiamo avuto diverse occasioni di incontro e collaborazione con don Dario, ci sono state divergenze di vedute ma non sono mai venuti meno la reciproca stima personale, il rispetto per i ruoli e per l’operato dei nostri 'uffici': questo succede quando, da entrambe le parti, il fine perseguito è il bene della comunità di appartenenza, e in questo senso ha sempre agito don Dario.
Con Don Dario la comunità di Sasso Marconi perde non solo un sacerdote attento e sensibile ai complessi aspetti che riguardano la fede, ma anche un uomo di cultura e dalla raffinata sensibilità artistica, una figura di grande spessore e un protagonista di oltre mezzo secolo di storia cittadina, capace di accompagnare con una presenza costante l’evoluzione e la crescita della parrocchia di S. Pietro e, più in generale, del paese.
A Don Dario rivolgiamo dunque un ringraziamento per quello che ha fatto per la nostra città e per il servizio reso alla parrocchia di S. Pietro in quasi 60 anni di ministero sacerdotale. Ora - ne sono certo - don Dario non mancherà di seguire da lassù le vicende dei suoi parrocchiani, continuando ad essere una presenza fidata e sicura per la comunità di Sasso Marconi.
Stefano Mazzetti
Sindaco di Sasso Marconi
Dall'uso della punteggiatura, dei modi e dei tempi verbali, dei periodi è ovvio che queste righe non sono opera di Mazzetti
RispondiEliminaNon so se Mazzetti pensi veramente ciò che gli è stato scritto dal suo efficientissimo ufficio stampa, che sempre ringraziamo per limitare le sgrammaticatura del primo cittadino, che ben si evincono leggendo i suoi interventi su facebook. E lì viene fuori tutta la pochezza di contenuti di cui è capace il nostro amato sindaco.
RispondiEliminaTornando a Don Dario le mie più sentite condoglianze alla famiglia. Però le parole che si sentono e si leggono in queste ore da parte di esponenti del PD suonano di un'ipocrita senza fine.
Aveva 91 anni don zanini una bell' età ha vissuto no???? noi non ci arriveremo mai !!!
RispondiEliminaQuando si nasce e si muore tutti parlano bene della persona io non passo che dire che don zanini quando era molto più giovane (sia lui che io vent'anni fa) mi è sembrato un parroco arrogante poco amato e pieno di pregiudizi verso alcune persone, non gradite, comportamento che un prete non dovrebbe avere ma la solitudine della vita si sa fa brutti scherzi di comportamenti e di ideologie. Pace all' anima sua. Un prete in meno.
Leggo di quella fatta roba da parte del sindaco, dell'onorevole Fabbri e di altri esponenti della sinistra e del Pd, che mi chiedo se si rendano conto, con le loro affermazioni, di coprirsi di ridicolo. Sappiamo tutti che Don Dario era un prete che divideva la comunità. E penso avessero non poche ragioni molti suoi detrattori, dato il comportamento per niente inclusivo che Don Dario dimostrava d'avere verso chi non seguiva in modo pedissequo i suoi dettami: nessuno può non ricordare quante persone (dirigenti politici, amministratori ma anche semplici iscritti) del PCI e del PSI vennero scomunicati negli anni 60 e 70. Ma anche negli ultimi anni Don Dario s'è distinto per i conflitti con l'amministrazione comunale, ad esempio sull'utilizzo del sagrato della chiesa in piazza dei Martiri.
RispondiEliminaCapisco quindi che non si vogliano rinfocolare polemiche in questo momento triste, dato che è venuto a mancare un uomo ed un concittadino, ma le parole degli amministratori e degli ex amministratori comunali di Sasso Marconi non rendono onore alla verità e dimostrano come i nostri sindaci ed ex sindaci siano più attenti alla forma che alla sostanza.
Per l'anonimo delle 08.30.
RispondiEliminaMazzetti sarà pure sgrammaticato, ma anche lui non scherza...,"..suonano di un'ipocrita senza fine.." Buonanotte!!!!
Per Don Dario, una prece come uomo, ma da un punto di vista storico, solo pietà.
E’ veramente vergognoso che al di là delle parole, vuote evidentemente, il Comune non abbia proclamato il LUTTO CITTADINO per la morte di un parroco che, benvoluto o meno, ha pur sempre retto una grande parrocchia come quella di Sasso Marconi per 58 anni, dedicandovi l’intera vita. Più della metà degli abitanti di questo disgraziato paese sono stati battezzati da lui, di parecchi ha celebrato la prima comunione, la cresima, il matrimonio, ha accompagnato all’ultima dimora parenti e amici, ha quindi partecipato a momenti importanti, fondamentali di ciascuno di noi. Penso che almeno questo gli sarebbe dovuto.
RispondiEliminaA mettere in pace le coscienze dei responsabili poi, voglio ricordare che in tanti altri comuni con amministrazione simile a questo, il lutto cittadino per la morte del parroco è stato proclamato. Ad esempio Calderara. Ma lì è tutt’altra storia: sindaco di ben altra statura e sensibilità politica.
RispondiEliminaConcordo, per lutto cittadino, in fondo don dario è stato un personaggio rilevante con i pro e contro, della comunità di sasso.
RispondiEliminaSia il paese di sasso marconi che il sindaco sono degli ingrati.
Il degrado di una civiltà lo si misura anche su questi fatti che solo in apparenza appaiono dispute di mero campanile.Un anonimo,evidentemente quasi proff, taccia di analfabetismo un sindaco( per caso )che tutti i suoi accoliti si sforzano di fare apparire come degno di sedere su quel scranno.E'ovvio che Sasso Marconi è da sempre servo di partito ed è per questo che è inutile criticare chi diligentemente svolge con ottimismo quasi infantile il ruolo che gli è stato affidato.Meglio sarebbe criticare i sudditi che rendendosi conto della loro inferiorità culturale ne accettano, taciti e supini, ogni loro delirante e a volte persino isterica decisione.Un altro anonimo termina il suo" brillante pistolotto" con un incommentabile un prete in meno.Molto probabilmente l'ultimo bambino che ha mangiato non era di suo gradimento ed ora sta vomitando contro un prete anziché contro stalin.Contraddizioni oramai all'ordine del giorno in questa società piena di di niente e irrimediabilmente votata ad una immensa ignorante arroganza.
RispondiEliminaPer conoscere la sincerità,oppure l' ipocrisia,dell'amministrazione nei confronti del Don basta ricordare l'ultimo allestimento in piazza per accogliere la Madonna di Bocca di Rio.Una bella multa al furgone che trasportava il materiale necessario.Non tanto per il pericolo che produceva il trasporto stesso ma un chiaro avvertimento al Don che a sasso chi tiene le redini non è certamente il clero.Alla faccia della buona convivenza.
RispondiEliminaSpesso questo paese che si erge a citta' mi fa ridere, ancor piu' spesso certi paesani mi fanno pieta', poi ci chiediamo e ci lamentiamo di questa Nostra Italia...siete una massa informe di ipocrisia che sputa li per mangiare poi qui....e quanto scritto, eccetto qualcuno, in questi commenti ancora una volta lo sottolinea. E' pur vero che sono poi i soliti "aggrammaticati" che scrivono e parlano, e questo mi consola.Da quando abito questo paese non ho mai sentito, letto, qualcosa che possa far crescere un solo pensiero indirizzato a far crescere questo nostro ancor piccolo ipocrita paese.
RispondiEliminaSINDACO E GIUNTA ... VERAMENTE DA NON NEMMENO PESTARE !! VERGOGNATEVI !!!
RispondiEliminaCaro sindaco... PENOSO DAVVERO !!!!!
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