sabato 11 febbraio 2012

Annuncio shock del direttivo di Rifondazione Comunista a Marzabotto: l'intero direttivo si dimette dal Circolo e dal Partito.


Comunicato delle ‘DIMISSIONI DAL PARTITO’.

Nella riunione odierna il comitato direttivo di Rifondazione Comunista del circolo di Marzabotto ha deciso di rassegnare le dimissioni dall’organismo dirigente del circolo e di abbandonare il Partito.

Le motivazioni, alla base di questa decisione, sono molteplici ma più di tutto crediamo che non si sia fatto nulla per invertire la tendenza che dal 2008 ci vede attestarsi su percentuali esigue.

Scelte politiche discutibili e le innumerevoli guerre fratricide hanno poi completato l’opera, ammorbando il dibattito interno al Partito e facendo scemare la voglia di far politica attiva anche ai più volenterosi.

In questa sede non è nostro interesse individuare colpe e responsabili, crediamo che ognuno, noi compresi, abbia le proprie responsabilità dello stato in cui versa il Partito.

Noi abbiamo provato a dare il nostro apporto perché rimaniamo convinti che la costruzione di un sistema alternativo a quello dominante sia non solo utile ma necessario.

Per questo crediamo che nonostante la nostra fuoriuscita da questo partito, ognuno di noi continuerà a fare politica nelle forme e con gli strumenti che riterrà più opportuni.

In ottemperanza al consenso popolare che hanno ottenuto, il consigliere di maggioranza del comune di Sasso Marconi Daniele Iannuziello e il consigliere di maggioranza di Marzabotto Daniele Ferri, in organico all’esecutivo del nostro circolo, continueranno il loro percorso istituzionale fino al termine naturale, senza però aderire ad altre forze politiche.

In assenza di un progetto politico comune che parta da “in basso a sinistra”, il sito “Comunisti di Marzabòt” chiude la sua attività con questo ultimo comunicato stampa.

Auspichiamo che coloro che hanno diretto le sorti della Rifondazione Comunista in questi ultimi anni vadano a LAVORARE, noi lo faremo, come abbiamo sempre fatto. Questo perché crediamo che il lavoro politico sia nullo se non lo si fa con la consapevolezza di cosa significhi essere sfruttati.

Cogliamo l’occasione per ringraziare compagni dentro e fuori al PRC, amici, lettori di questo blog (n. r. : il blog è quello del Circolo di Rifondazione) e tutti coloro che continuano a credere come noi, che “un alternativa sia possibile, oltre che necessaria”.

A tutti voi, noi dedichiamo questo splendido pensiero di Pablo Neruda: “la speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno ed il coraggio; lo sdegno per la realtà delle cose e il coraggio per cambiarle”.

Marzabotto, lì 10/02/2012

Il Comitato Direttivo

PRC Circolo di Marzabotto


6 commenti:

Dante Franchi ha detto...

wortneQuesto è uno di quei casi in cui l'aver visto prima di giovani Compagni con i quali abbiamo pur fatto un pezzo di strada, ciò che stava avvenendo nella Forza in cui fin dal 1996 mi ero riconosciuto, non mi fa sentire per nulla contento.

Avrei preferito mille volte che i fatti concreti avessero dimostrato che mi ero sbagliato.

Non mi resta che riproporre a loro, da questo blog, ciò che assieme a Gerbi, scrissi in quel momento:

Cara Rifondazione….
hanno svuotato la tua spinta propulsiva, non la nostra.

Cari Compagni e cari amici noi non rinnoveremo la tessera al P.R.C. per il 2009.

Non è stata una decisione facile e non è a cuor leggero che, fatta questa scelta, abbiamo ritenuto doveroso comunicarla anche a quanti per mille ragioni ci hanno incontrato in questa veste, ed in particolare ai tanti, Cittadini, Amici o Compagni con i quali si sono condivise battaglie, lotte, speranze ed impegno politico o amministrativo.

Entrambi, chi fin dalla sua nascita e chi successivamente, avevamo intravisto nella militanza in Rifondazione Comunista la condizione pressoché unica in cui continuare a far vivere i valori, l’impegno per il riscatto delle classi sociali subalterne, per la realizzazione di una democrazia più compiuta e per l’applicazione concreta della Costituzione, ereditato dalla storia entusiasmante e dalle conquiste sociali del Partito Comunista Italiano.

La spinta propulsiva che aveva originato e attribuito forza a questo progetto, a suo tempo importante e necessario, si è però via via affievolita fino a spegnersi.

Riteniamo che un crescendo di personalismi, di miopi distinguo, di inaccettabili lotte intestine, assieme al politicismo con cui si vorrebbe mascherare l’intento primario di occupare posti nelle istituzioni e negli apparati di Partito, abbiano modificato le ragioni fondanti e svuotato anche l’ultima vitalità e la passione testardamente profusa.

Questi gruppi dirigenti, che si formano per cooptazione attingendo a correnti di pensiero sconosciute ai più, autoreferenziali ed impermeabili alle sensibilità ed alle problematiche quotidiane del mondo del lavoro e delle classi sociali svantaggiate, nonché verso gli stessi militanti ai quali negano ora ogni possibilità di incidere nelle decisioni più rilevanti anche quando formalmente richiesto da centinaia di iscritti, hanno azzerato ogni reale condizione di confronto fra opzioni politiche.

La battaglia politica non ci ha mai spaventati anzi ci ha sempre appassionato e tutt’ora riveste un peso importante nella nostra vita che continuerà in futuro, ma il senso di estraneità a questo P.R.C. ci è diventato insopportabile.

Questo spirito a nostro avviso va indirizzato oggi verso la ricerca di un nuovo progetto sociale e politico, per realizzare un punto di riferimento solido ed affidabile per le classi sociali che più appaiono investite dalle tante crisi attuali e quotidiane, assieme ai tanti che, a partire dai territori, ne avvertono l’esigenza e l’urgenza.

Ai Compagni ed alle Compagne che ritengono di continuare la corsa su questo treno inviamo i più sinceri auguri assieme all’auspicio che sappiano azionare lo scambio giusto per evitare il binario morto verso cui è stato indirizzato.

Con tutti voi ci si incontrerà ancora, da indipendenti, nelle battaglie a cui ci obbligano i tempi in cui viviamo.
Il nostro impegno non si arresta affatto oggi e porterà intanto alla naturale conclusione i compiti che gli elettori ci hanno messo in capo con il loro voto, nelle rispettive sedi Istituzionali.

Continuerete a trovarci al nostro posto di lavoro, come indipendenti, nel Consiglio Comunale di Monzuno e nel Gruppo Consigliare “Indipendenti per Marzabotto”.

Dante Franchi - Capogruppo Consigliare a Marzabotto
Gianfranco Gerbi – Consigliere ed Assessore a Monzuno

6 marzo 2009

Anonimo ha detto...

quante chiacchere!!!!

Anonimo ha detto...

Ecco un signore che, non contento di avere una cosi rara capacità di sintesi, si cimenta anche nel risparmio di vocali......e di idee.
Mara

Anonimo ha detto...

Per fortuna c'è sempre il Sig. Dante Franchi che, anche in questa occasione, aveva previsto tutto!
Ormai sta superando il mago Otelma.

Francesco Indello ha detto...

Anche il tempo delle ideologie finiscno.
Francesco Indello

Anonimo ha detto...

idee!!!!
ma cosa sono le idee???
i fatti contano!!!
un fatto è che non esistete piu'!!!!
e se cambia la legge elettorale potrete esistere solo coalizzandovi con Di Pietro e Vendola (che ideaaaa!!!!)